mercoledì 21 aprile 2021

CURA L'INTESTINO E CURERAI IL MAL DI SCHIENA: RIPERCUSSIONI POSTURALI DELLE INFIAMMAZIONI A CARICO DELL'INTESTINO - FOCUS DUODENO

 


L’intestino tenue è quella parte del canale alimentare che va dallo stomaco all’intestino crasso; vi si svolgono le funzioni digestive e di assorbimento. Inizia in corrispondenza dello sfintere pilorico e termina alla valvola ileocecale. Vi si distinguono, in seguito al comportamento del peritoneo e alla conseguente diversa mobilità che ne deriva, due parti principali: il DUODENO o parte fissa e l’INSTESTINO TENUE MESENTERIALE o parte mobile. Il tenue mesenteriale a sua volta si divide in DIGIUNO ed ILEO.

DUODENO

ANATOMIA

Il duodeno rappresenta la prima parte dell’intestino tenue, ha una lunghezza di circa 30 cm e un calibro di 47 mm. Inizia dalla 1a vertebra lombare, a destra della linea mediana, facendo seguito al piloro e termina a sinistra della 2a vertebra lombare in corrispondenza della flessura duodeno-digiunale, continuando con l’intestino tenue mesenteriale. La superficie interna del duodeno, liscia nella porzione superiore, presenta, a partire dalla porzione discendente, diversi rilievi arcuati, le pieghe circolari che si trovano anche nell’intestino tenue mesenteriale. Proprie del duodeno la piega longitudinale e le papille duodenali, maggiore e minore. La piega longitudinale è un rilievo allungato di circa 2cm che termina inferiormente nella papilla maggiore, che è un rilievo conico della mucosa aperto in corrispondenza dell’apice dove vi sboccano il dotto coledoco (che proviene da cistifellea e fegato) e il dotto pancreatico principale (di Wirsung). I due condotti confluiscono alla base della papilla, in una cavità comune della ampolla duodenale (o ampolla di Vater).

La papilla minore si trova più in alto rispetto alla maggiore e al suo apice sbocca il dotto pancreatico accessorio (di Santorini).

FUNZIONE

Si tratta di un passaggio obbligatorio per il cibo che, ingerito dalla bocca e attraverso ‘esofago e quindi allo stomaco, giunge in quest’area dell’organismo. Il tratto del tenue si presenta come un tubo caratterizzato da anse, all’interno del quale si determina quasi tutto l’assorbimento dei nutrienti da parte del sangue. Quando il cibo ingerito giunge in questa zona, assume una forma liquida, definita CHIMO, frutto dell’azione di triturazione dei denti prima e dei succhi gastrici dopo.

I movimenti di contrazione delle pareti del duodeno, che avvengono grazie ai muscoli longitudinali e circolari, ridurranno sempre di più il volume del chimo, spingendolo verso le zone più basse del tenue. Come abbiamo visto all’interno del duodeno tramite la papilla maggiore o sfintere di Oddi vengono riversate al suo interno le sostanze secrete da fegato e pancreas. L’attività dello sfintere di Oddi e regolato dalla colecistochinina, un ormone secreto in seguito ad un pasto ricco di grassi. Come si sa la BILE, prodotta dal fegato ha il compito di emulsionare i lipidi per agevolarne la digestione e favorirne la scissione da parte delle lipasi presenti nel succo pancreatico.

Oltre alla funzione digestiva ed assorbente, il duodeno presenta anche attività endocrina secernendo vario ormoni come secretina, colcistochinina, gastrina, somatostatina ecc; ed immunitaria in quanto il tessuto linfoide GALT presente nella mucosa del duodeno, costituisce la prima barriera contro eventuali patogeni.

DUODENITE

Il duodeno può andare incontro a processi infiammatori generalmente correlati all'aumento delle secrezioni acide dello stomaco, questa condizione è detta duodenite.
Questa ipercloridia, a sua volta, può essere provocata da diversi fattori, tra i quali ritroviamo infezioni sostenute da Helicobacte pylori, che possono portare l'insorgenza di gastriti e ulcere peptiche.
La duodenite inoltre si può manifestare in associazione alla gastrite, in questi casi si preferisce parlare di gastroduodenite.
Allo stesso tempo, l'infiammazione del duodeno, può essere provocata dall'eccessivo uso di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), parassitosi come la giardiasi o sindromi croniche come Morbo di Crohn e celiachia.
Atri fattori come stress e un'alimentazione scorretta possono favorire l'insorgere e/o l'aggravarsi della sintomatologia. L'abuso di alimenti come caffè, alcol, bibite gassate, cibi eccessivamente grassi o fritture può portare alla condizione infiammatoria descritta.
Qualunque sia la causa eliminando o riducendo drasticamente i cibi sopra elencati, intolleranze diagnosticate, l'abuso di FANS, sarà possibile attenuare la sintomatologia ed anche arrivare alla completa guarigione.

RIPERCUSSIONI POSTURALI


Le irritazioni e le patologie di questo importante organo, oltre a generare problematiche al sistema intestinale, possono alterare la normale postura e causare di conseguenza dolori muscolo-scheletrici.

Tali alterazioni posturali  sono giustificate proprio dalle connessioni anatomiche che il duodeno contrae con le strutture circostanti. Esso si trova subito dietro la parete addominale, la sua parete  è rivestita da tessuto peritoneale che a sua volta riveste la superficie interna dell’addome. Sempre a livello addominale troviamo una struttura muscolo-fasciale (aponeurosi trasversale), che risente enormemente delle modificazioni del contenuto intestinale. Questa fascia muscolare è a sua volta collegata sia con la sovrastante fascia diaframmatica che con le fasce pelviche sottostanti. Da queste connessioni si po’ facilmente intuire come una distensione (gonfiore, irritazione) del duodeno si possa facilmente propagare direttamente alla fascia addominale ed indirettamente a livello diaframmatico e pelvico. Queste alterazioni muscolo-fasciali, trascurate nel tempo, determinano un cambiamento significativo della postura generale, soprattutto a livello lombare e cervicale e con molta probabilità essere causa di insorgenza di dolori muscolari a tali livelli.

Altra connessione interessa il sistema nervoso. Il duodeno è innervato dal nervo vago ed il suo nucleo si trova a livello cervicale. Esso contrae rapporti con una branca (sensitiva) del nervo trigemino e con i primi due nervi cervicali. Queste connessioni spiegano anche come un problema al duodeno si possa riflettere sul tratto cervicale, generando dolori muscolari e alle volte anche instabilità, vertigini, nausea e vomito.

Quindi, per i motivi sopra elencati è fondamentale che un problema simile sia affrontato con multidisciplinarità. Per questo motivo prima di intraprendere un programma di riassetto posturale è fondamentale che uno specialista della nutrizione sui occupi di analizzare e risolvere il problema intestinale.

Written by

Dott.Ennio Chiavetta

Dottore in Scienze Motorie e Massofisioterapista 

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Dott.ssa Amelia Cavarretta

Biologa Nutrizionista

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