lunedì 19 aprile 2021

CHETONI ESOGENI: MITO O REALTA’?


Da qualche anno sono arrivati in Italia integratori a base di chetoni esogeni con lo scopo di agevolare e velocizzare la perdita di peso. Sarà vero?

Vediamo cosa sono i chetoni e qual è la loro funzione in condizioni fisiopatologiche di chetosi

La chetosi è una condizione particolare, assolutamente fisiologica, che probabilmente si è evoluta per garantire la sopravvivenza dell'essere umano in situazioni di digiuno prolungato o patologie come il diabete. E' un patway metabolico distintivo delle cellule epatiche che permette di utilizzare i lipidi di riserva per produrre corpi chetonici, piccole molecole avidamente metabolizzate da cervello, cuore e tessuto muscolare.
I due corpi chetonici utilizzati a fini energetici sono l'Acetoacetato e il β-idrossibutirrato, mentre l'acetone è la forma che viene eliminata con urine e respirazione, quando la velocità con cui queste sostanze sono prodotte ne supera quella di utilizzo.


Gli effetti sull'organismo di uno stato di chetosi sono:
  • aumento della secrezione di adrenalina e noradrenalina, che favorisco la mobilizzazione degli acidi grassi dal tessuto adiposo, aumentando così la loro concentrazione plasmatica, fattore essenziale nel controllare la velocità con cui i corpi chetonici sono prodotti dal fegato;
  • riduzione della glicemia, che si stabilizza
  • riduzione della concentrazione di insulina
  • aumento del rilascio di glucagone, antagonista dell'insulina
  • aumento della concentrazione plasmatica dei corpi chetonici che, con un meccanismo a feedback negativo, regola la velocità con cui sono prodotti, stimolando il rilascio di insulina e inibendo quello degli acidi grassi
L'insieme di questi adattamenti e variazioni ha come fine ultimo quello di favorire l'utilizzo degli acidi grassi liberi, anziché del glucosio (mancante), come substrato preferenziale per la produzione di energia, riducendo al minimo la perdita di proteine, legata a processi indispensabili a garantire un minimo apporto di glucosio al cervello.

La sua caratteristica di stimolare la lipolisi a scopi energetici, il suo effetto anoressizzante (riduzione del senso di fame e aumento della sazietà) sono il motivo per il quale l'alimentazione chetogenica è andata in auge tra le diete dimagranti.

Ma questa non è esente da rischi e per questo è sempre necessario sia monitorata da uno specialista.
Una chetosi non controllata o patologica, oppure eccessivamente protratta nel tempo, può dare origine ad alcuni effetti collaterali.
Solitamente uno dei primi sintomi è la Keto-influenza, cioè una serie di malesseri simil influenzali dovuti allo scarso adattamento dell'organismo dopo 2-3 giorni dall'inizio della dieta chetogenica. Comprende:
  • Mal di testa
  • Affaticamento
  • Vertigini
  • Nausea
  • Irritabilità
In seguito possono verificarsi:
  • Aumento della filtrazione renale e della diuresi portando a disidratazione e sovraccarico renale con possibile effetto tossico;
  • Rischio di ipoglicemia;
  • Rischio di ipotensione;
  • Possibilità di svenimento (dovuta alle due precedenti);
  • Relativo aumento del carico di lavoro epatico per incremento della gluconeogenesi, dei processi di deaminazione e transaminazione;
  • In presenza di attività motoria intensa e/o prolungata, catabolismo muscolare;
  • Maggiore tendenza a crampi, stispsi, tachicardia
E' altamente sconsigliata poiché può essere particolarmente nociva per:
  • Soggetti malnutriti (soggetti con disturbi del comportamento alimentare DCA);
  • Diabetici di tipi 1;
  • Gestanti;
  • Soggetti con pregresse patologie a carico di fegato e/o reni;
CHETONI ESOGENI
Per ovviare alle difficoltà di instaurare uno stato di chetosi attraverso l'alimentazione, che solitamente richiede tempi più o meno lunghi per raggiungere livelli di chetoni plasmatici minimi, fin dagli anni sessanta si è sperimentato l'utilizzo di chetoni esogeni, Il termine esogeni indica che provengono appunto dell'esterno - sostanze il cui consumo dovrebbe portare rapidamente il corpo in uno stato di chetosi, senza dover ricorrere ad una dieta. Attenzione però, com'è intuibile, alcuni vantaggi della dieta chetogenica derivano dalla privazione dei carboidrati e non dall'aumento dei chetoni, ragione per la quale non è detto che sia è possibile ricreare la stessa condizione assumendoli per via esogena.
I chetoni esogeni sono disponibili in due forme diverse:
  • Sali chetonici: in genere si tratta di sali sodici di β-idrossibutirrato. La maggior parte dei prodotti in commercio fornische 8-12 g di chetoni e 1 g di sodio per porzione e ha quindi un impatto non trascurabile sull'equilibrio elettrolitico e dei liquidi nel corpo.
  • Esteri chetonici: sono composti complessi dove il β-idrossibutirrato è legato ad un alcol e non presentani il problema di un potenziale accumulo di sali legato all'uso quotidiano.
I principali effetti dei chetoni esogeni

Effetto energizzante

Nell'organismo, il β-HB può essere convertito in acido acetoacetico, che entrerà nel percorso energetico tramite la β-chetotialasi, dividendosi in due molecole di acetil-CoA che entreranno poi nel ciclo di Krebs per generare ATP. Le rimanenti molecole di β-HB vengono convertite in acetone attraverso il meccanismo di eliminazione dell'acetoacetato decarbossilasi.

Effetto anoressizzante

E' dovuto alla riduzione dei livelli di Grelina, l'ormone dell'appetito e della fame ed ad un blando effetto tossico sul sistema nervoso centrale che porta una lieve sensazione di benessere.

Altri effetti
  • Riduzione della glicemia anche con piene riserve di glicogeno. La riduzione della risposta glicemica non sembra essere guidata da un aumento dell'insulina ma da un miglioramento dei marcatori di sensibilità insulinica;
  • Effetto ANTI-lipolitico (nessuna scissione dei grassi) del tessuto adiposo; questo avviene per una sorta di difesa dell'organismo che, vedendo aumentare troppo i corpi chetonici nel sangue, tende a ridurre il consumo di acidi grassi. Bisogna far notare che l'aumento della mobilizzazione e dell'ossidazione degli acidi grassi tipiche della dieta chetogenica si devono ad un effetto indiretto, ovvero alla mancanza di glucosio e calorie più che all'aumento dei chetoni in circolo.
  • Ridotta proteolisi muscolare
Possiamo dire che quando i chetoni vengono assunti a livello esogeno, ciò che si ottiene è una chetosi acuta nutrizionale  e non cronica patologica.

Servono realmente?

Il corpo regola il livello di chetoni e di glucosio sulla base dei livelli di insulina. Se il glucosio aumenta, la produzione di chetoni viene inibita per una questione di sicurezza; la presenza simultanea di elevati livelli di entrambi può portare a stati infiammatori che hanno come estremizzazione la chetoacidosi. questa condizione simultanea va contro ogni stato fisiopatologico.
I corpi chetonici, prodotti a livelli fisiologici, quando l'organismo va in deficit di glucosio, possono essere molto utili all'organismo.
Questo perchè gli acidi grassi non sono in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica e, logicamente, non possono essere utilizzati dal cervello a scopo energetico. I corpi chetonici, al contrario, riescono a raggiungere le cellule nervose ottemperando, seppur in parte, alla loro richiesta energetica. 
Possiamo dire che all'interno di un regime chetogenico, l'utilizzo di chetoni esogeni può essere utile come potenziamento e aumentano l'efficacia, ma non in una alimentazione standard in presenza di carboidrati
Per schematizzare:



Ma bisogna sempre considerare i possibili effetti collaterali di una produzione forzata mediante dieta chetogenica o assunzione di chetoni esogeni.

I chetoni esogeni sono utili?

Gli unici effetti dimostrabili (mediante letteratura scientifica ufficiale) dei chetoni esogeni sono l'effetto anoressizzante, l'azione ipoglicemizzante con miglioramento della sensibilità insulinica e l'effetto energizzante in quanto producono circa 4-5 kcal/g (disponibilità di combustibile).
Altri effetti soprattutto quelli relativi al dimagrimento sono presunti o addirittura inesistenti.
Le aziende produttrici dichiarano che i chetoni esogeni stimolano la lipolisi, ma come visto in precedenza uno dei loro effetti è esattamente l'opposto, per risposta dell'organismo all'aumento eccessivo dei corpi chetonici plasmatici.

Da un punto di vista commerciale, il punto chiave è come sempre il marketing fuorviante delle aziende che sembrano fornire informazioni che in realtà rappresentano solo strategie di vendita del prodotto. Per questo bisogna avere sempre un pensiero critico e informarsi a fondo prima dell'acquisto.

Written by

Dott.ssa Amelia Cavarretta
Biologa Nutrizionista

Fonti

"Super Metabolismo con la Dieta Chetogenica" - Stefania Cazzavillan
Noakes, T.D. , Windt J., "Evidence that supports the Prescrition of Low Carbohydrate High Fat Diet: a narrative review" British Journal of Sports Medicine


Nessun commento:

Posta un commento

La tua opinione è importante.
Facci sapere cosa ne pensi.

Lo staff NutriRiab

CURA L'INTESTINO E CURERAI IL MAL DI SCHIENA: RIPERCUSSIONI POSTURALI DELLE INFIAMMAZIONI A CARICO DELL'INTESTINO - FOCUS DUODENO

  L’intestino tenue è quella parte del canale alimentare che va dallo stomaco all’intestino crasso; vi si svolgono le funzioni digestive e d...